Il Giubileo del 2000

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Il nuovo portale di bronzo

Descrizione

“La comunità di Cellamare da tempo desiderava realizzare quest’opera al fine di valorizzare l’aspetto strutturale della facciata della Chiesa parrocchiale. Questo desiderio si è concretizzato grazie all’impegno volenteroso di un comitato di giovani: Petruzzi Sebastiano, Losurdo Amatore, D’Alessandro Alfonso e De Sario Sebastiano. La scelta è dovuta al fatto contingente che la vecchia struttura non aveva più stabilità, era pericolante e mal ridotta dagli eventi atmosferici, dall’usura e dal tempo. Ma questo non è stato il principale stimolo alla realizzazione dell’opera: la motivazione profonda risiede nella volontà della Comunità di Cellamare di lasciare un segno tangibile dell’Anno Giubilare del 2000, segno che non vuole limitarsi soltanto ad un fatto esteriore, ma soprattutto vuole lasciare l’impronta che sia un messaggio continuo dei valori intramontabili del Giubileo. Il portone si compone di tredici pannelli di bronzo fuso. In alto si nota la SS Trinità nella gloria degli Angeli che concepisce e realizza la storia di salvezza dell’umanità. Al centro in alto, vediamo l’Annunciazione che richiama la Titolare della nostra Parrocchia; giganteggia la figura dell’Arcangelo Gabriele. A destra notiamo l’Arcangelo San Raffaele con Tobiolo e a sinistra l’Arcangelo San Michele, la cui icona si venera in una meravigliosa Cappellina in fondo a Corso Roma. Al centro del portone, a dimensione naturali, giganteggia la figura di Sant’Amatore, sacerdote spagnolo martire, barbaramente trucidato sotto la dominazione turca. Fa da sfondo la facciata della Chiesa di Cellamare con il vetusto campanile che diventa calice, il tutto inserito nell’Ostia Magna circondata da spighe ed uva, segni eucaristici. L’Eucarestia, infatti, è stata al centro di tutta la vita sacerdotale di Sant’Amatore e ci auguriamo sia fonte e culmine della vita della Nostra Comunità.

Alla sinistra notiamo il martirio di Sant’Amatore, di Ludovico e di Pietro testimoni di Cristo, del suo Vangelo, che coronarono col martirio la Fede nel Signore. I loro corpi vengono trucidati e gettati nel fiume Guadalquivir; l’arcobaleno che troneggia sul fiume alle spalle del Santo e che unisce ieri ed oggi con la sua dinamica fluidità in una sintesi fortemente evangelica, esprime la missione della Chiesa una, santa, cattolica apostolica e perseguitata, fondata su Pietro e sui suoi successori; missione che costruire la pace e rinsalda il patto di alleanza tra Dio e gli uomini. L ‘immagine di Giovanni Paolo Il, infatti, unisce in se il passato ed il presente e lo affida alle generazioni future, purificato con la Grazia del Giubileo del 2000. La figura del Papa giù a destra con il simbolo del Giubileo, esprime bene il momento storico che abbiamo vissuto e che vogliamo eternare. L ‘ideatore dei contenuti artistici è il Parroco, Don Franco Berardino, il realizzatore e il Prof. Giuseppe Pavone docente presso l’Istituto artistico di Monopoli; fonderia Fratelli Volpicella di Bari; opera realizzata con il contributo attivo del Comitato rappresentato da Petruzzi Sebastiano, Losurdo Amatore, D”Alessandro Alfonso, De Sario Nino e della Comunità di Cellamare.

– A. Ronchi, “L’Opinione” anno 1, n. 1, Maggio 2001.

Ultimo aggiornamento: 26/07/2023, 09:42